Ostellato (FE)

Ostellato (FE)

Luogo intervento Data intervento
Ostellato (FE) 01/11/2018

RESILIENZA: Tanta voglia di vivere, una forza incredibile, un grande coraggio, una vita spezzata.

Giovedì sera veniamo contattati da Horse-Angels, ci chiedono aiuto per 5 cavalli in pericolo e un cavallo finito dentro un fiume. Venerdì mattina all’alba partiamo per Ostellato (fe).
Sulla strada che ci porta verso il terreno dove dovrebbero essere i cavalli, vediamo in lontananza un cavallo apparentemente morto, scendiamo e corriamo verso di lui, era vivo, agonizzante sotto la pioggia. Chiamiamo immediatamente un veterinario. Intanto lo copriamo e proviamo a massaggiarlo con del fieno per provare a riscaldarlo.

Scopriamo che era caduto nel fiume mercoledì, i vigili del fuoco e l’asl l’hanno tirato fuori e poi lasciato lí. Un cavallo sfinito, cachettico, bisognoso di cure. Chiediamo spiegazioni e ci viene detto che stava bene, “era tranquillo e brucava uscito dal fiume”, poi ci hanno detto che non sono riusciti a caricarlo sul trailer per portarlo via, poi che era stressato e se si fossero avvicinati sarebbe morto di paura. In sostanza: Tre giorni di agonia.

Arrivano i veterinari, lo giriamo, aveva tutto il corpo, ormai bruciato. Facciamo le flebo, proviamo a sollevarlo, senza risultato. Attendiamo l’arrivo dell’Horse Ambulance e viene caricato sulla barella. Lo portiamo alla clinica San Biagio e li’ l’abbiamo chiamato Resilienza. Le veterinarie fanno di tutto per provare a salvarlo. Era stremato, ma nonostante tutto voleva vivere, debilitato e senza forze voleva comunque mangiare, non riusciva neanche ad alzare la testa, ma erba, primo latte, fieno e miele gli piacevano un sacco..c’é stato un momento in cui rispondeva agli stimoli, c’é stato un momento in cui abbiamo creduto ce la potesse fare.
Finalmente non era più solo, un letto di paglia, una coperta calda e tutti attorno a lui, per lui.

Lui ha lottato fino alla fine ma purtroppo siamo arrivati troppo tardi. Era troppo grave, gli spasmi muscolari sono aumentati, non c’é più stato nulla da fare. La sua voglia di vivere è stata spezzata dalla cattiveria umana, dall’indifferenza, dall’assoluta insensibilità, dall’abbandono, dal menefreghismo nei confronti di un essere indifeso.
Resilienza non ce l’ha fatta, ma noi e tutti quelli che vorranno unirsi a noi, lotteremo per gli altri cavalli rimasti, per lui, e per tutti quegli animali che per colpa della cattiveria umana, della burocrazia, dell’omertà, dell’assenza di alcune istituzioni, per la mancanza di leggi, vengono usati, sfruttati, abusati, massacrati e abbandonati a loro stessi.

Ciao Resilienza, ti porteremo nel nostro cuore.❤️

( vi informeremo su tutti gli altri cavalli, circa 30. Stiamo cercando risposte e capire come e cosa fare.)

AGGIORNAMENTO APRILE 2019

LA POSIZIONE DI PROGETTO ISLANDER SUI CAVALLI DI VALLE LEPRI (OSTELLATO)

Dopo i vari articoli usciti sui cavalli di Valle Lepri e i vari servizi televisivi che vedono coinvolta la presidente dell’associazione Nicole Berlusconi, Progetto Islander ritiene necessario precisare che non è in alcun modo coinvolta in questa operazione né da un punto di vista decisionale né operativo.
Progetto Islander si dissocia quindi dall’intera situazione e si dichiara contraria all’attività alla quale i cavalli sono stati destinati:

“Gli animali, di razza Camargue, sono stati infatti acquistati – attraverso il Tribunale di Ferrara, che ne aveva disposto il sequestro per consentirne la tutela – da una società rodigina, la Giona, titolare di un allevamento e di importanti attività nel campo dell’equitazione…. i ventiquattro cavalli entreranno nella grande famiglia del ‘Giona Show’, una delle principali realtà europee di show equestri. Gli animalisti possono stare sereni, i cavalli non diventeranno esemplari da circo, perchè il titolare per primo della società garantisce, assieme alle istituzioni e alla Asl, che a risolvere il caso è stata soprattutto la commozione innescata dalla storia”. (Fonte ilrestodelcarlino.ithttps://www.google.com/search?q=cavalli+ostellato+giona+show&oq=cavalli+ostellato+giona+show&aqs=chrome..69i57.10622j0j7&sourceid=chrome&ie=UTF-8)

Si legge inoltre su Il Gazzettino di Rovigo del 24 aprile:

“Per i cavalli di Ostellato, sottolinea Horse Angels, è stato stabilito «un programma di rispetto della loro libertà, per uno spettacolo equestre, che andrà in giro per l’Europa, che andrà a comunicare la storia vissuta da questi cavalli e la loro necessità di rimanere insieme, come famiglia». (https://www.ilgazzettino.it/nordest/rovigo/cavalli_abbandonati_giona_show-4445215.html).

Progetto Islander si dichiara assolutamente contraria al fatto che cavalli che hanno sempre vissuto allo stato brado vengano domati e trasportati in giro per l’Europa per fare spettacolo. Noi siamo dalla parte dei cavalli e questa soluzione non è di certo auspicabile per loro.

Fermiamoci un attimo e pensiamo a loro.

E’ lecito domandarsi: “Se i cavalli sono sotto sequestro, com’è possibile che vengano venduti per fare attività a scopo di lucro? Se stanno chiedendo la confisca,  perché è così urgente dato che questi cavalli non li vuole nessuno?I cavalli potranno poi essere rivenduti?

Quindi, in gioco c’è la tutela dei cavalli oppure interessi economici e pubblicitari che si scontrano con i principi di tutela degli animali?

Vorremmo avere le risposte a queste domande.

PER FARE CHIAREZZA RIPERCORRIAMO TUTTA LA VICENDA:

Giovedì sera 1 novembre Nicole viene contattata dalla presidente di Horse Angels, Roberta Ravello, la quale segnalava un cavallo caduto in un fiume e altri 5 cavalli abbandonati in un terreno chiedendo così il nostro intervento.
Ci mettiamo subito in contatto con una ragazza del posto , la segnalazione non è molto chiara, sembrerebbe che non ci sia più il cavallo nel fiume ma solo quelli abbandonati.

All’alba di venerdì 2 novembre Nicole e altri due volontari, Riccardo ed Elena, partono per Ostellato. Durante il viaggio chiamano il sindaco per avere l’autorizzazione a prendere in custodia questi cavalli che sembrano essere di nessuno, trovano per loro uno stallo temporaneo per poi accoglierli presso Il Cigno, il centro di recupero di Progetto Islander, e contattano i trasportatori. Tutto era ben organizzato, ma una volta arrivati sul posto la realtà si presenta ben diversa…

Si trovano con la volontaria del posto che li accompagna sul luogo in cui dovevano trovarsi i cavalli.
Sulla strada sterrata trovano però un cavallo agonizzante e in fin di vita. Prestano subito soccorso, chiamano un veterinario fidato, (che non ha mai voluto rendere noto il suo nome, ma ha seguito tutta la vicenda per il bene dei cavalli) nel frattempo la volontaria chiama un altro veterinario.
Per riassumere, dopo le prime cure sul campo, con la horse ambulance portano il cavallo in clinica dove si tenta il tutto per tutto per salvargli la vita; purtroppo Resilienza (chiamato così dai nostri volontari) non ce la fa.

Nel frattempo, si scoprì  che i cavalli abbandonati non erano 5 ma circa una trentina e che il cavallo soccorso era quello caduto nel fiume pochi giorni prima.
Nicole, in contatto con il sindaco e la asl, dà subito la disponibilità dell’associazione per  occuparsi di tutti i cavalli.
La notizia finisce su tutti i media, le notizie date però non erano veritiere, i cavalli non erano assolutamente denutriti, il problema reale era che i cavalli per abbeverarsi dovevano scendere al fiume e nelle giornate di piena correvano il rischio di non riuscire a tornare sulla riva. Alcuni di loro infatti erano finiti nel fiume.

Il nostro progetto inizialmente era quello di mettere in sicurezza i cavalli sul posto, poco dopo però siamo venuti a conoscenza del terreno Le Vallette, adiacente a quello dove si trovavano i cavalli, e dove quindi avrebbero potuto essere trasferiti. Di seguito riportiamo parte delle mail inviate al Sindaco e alla Asl dalla nostra presidente:

Data: 4 novembre 2019
Egregio Sig. Sindaco, io sottoscritta Nicole Berlusconi, presidente dell’associazione Progetto Islander, con la presente le comunico la disponibilità della mia associazione ad intervenire a tutela dei cavalli di Ostellato. In relazione alle condizioni in cui versano i cavalli, si evidenzia che, essendo i cavalli allo stato brado e non domati, e dunque difficilmente gestibili, l’operazione di spostamento potrebbe mettere in serio pericolo l’intero branco (caduta accidentale nel fiume, fughe incontrollate con ricaduta sulla sicurezza delle persone, ecc. ). Pertanto ritengo indispensabile, al momento, lasciare il branco unito e nel luogo dove si trova, operando a favore degli animali con cibo (fieno), acqua e cure adeguate, rimandando l’operazione di spostamento con un’organizzazione opportunamente programmata e con il supporto di esperti del settore. Nel frattempo potremo raccogliere le richieste di adozione/stallo da parte di associazioni e terzi per un successivo trasferimento definitivo. In base alla nostra esperienza professionale, possiamo affermare che per lo spostamento di numerosi equidi allo stato brado, è indispensabile operare in sicurezza attraverso: – il censimento dei cavalli (identificazione – maschi, femmine, femmine gravide, puledri – analisi di laboratorio e altre procedure richieste dai veterinari asl previste dalla legge, come il coggin’s test);- l’installazione di una recinzione temporanea per suddividere e raggruppare i cavalli e incanalarli verso i mezzi di trasporto per il trasferimento. Quanto alla sua possibile ordinanza finalizzata ad affidare i singoli soggetti a diverse associazioni, faccio presente che il non seguire le procedure sopra indicate può mettere seriamente a rischio l’incolumità dell’intero branco, per cui è oppurtuno che vi sia un’unica associazione incaricata di effettuare le dette operazioni, anche avvalendosi di altri soggetti e assumendosene il coordinamento. Come detto, l’associazione che rappresento è disponibile ad assumere tale incarico a tutela dei cavalli di Ostellato. Resto in attesa di Vs riscontro. Cordialmente Nicole Berlusconi

Data: 19 novembre 2018
“Sono venuta a conoscenza che il terreno adiacente a quello dove si trovano i cavalli, chiamato Le vallette, è di proprietà del comune. Considerando le diverse ipotesi per mettere in sicurezza i cavalli, Io e i miei collaboratori riteniamo  che la soluzione migliore sia quella di spostare tutto il branco su questo terreno; questo faciliterebbe le operazioni di trasferimento, evitando quindi sia i vari rischi al branco, sia gli onerosi costi dello spostamento.”

Da quel momento non ci fanno sapere più nulla, veniamo a conoscenza che Horse Angels sta prendendo in mano tutto e noi avendo tante altre segnalazioni realmente gravi e non avendo più a quel punto potere decisionale per mettere i cavalli in sicurezza, decidiamo di lasciare fare a loro.

TORNIAMO AI FATTI DI OGGI:

qualche giorno fa i media hanno riportato la notizia che i cavalli di Ostellato hanno trovato casa e verranno trasferiti a Castelguglielmo nella tenuta dei Giona.
La notizia del trasferimento dei cavalli è apparsa anche sul TG5 che per spiegare l’antefatto ha riproposto un’intervista fatta a Nicole durante uno dei primi sopralluoghi dello scorso novembre. Teniamo a evidenziare nuovamente che il coinvolgimento di Progetto Islander è relativo solo al periodo iniziale delle operazioni di tutela degli animali.
Noi avremmo voluto per questi cavalli un epilogo diverso.
Cercheremo le risposte alle nostre domande.

Come già esposto sopra, dopo i primi interventi sul campo e dopo essersi resa disponibile a collaborare con le autorità progetto Islander è stata estromessa e l’incarico è stato affidato a Horse Angels.

Inoltre, Progetto Islander è in assoluto disaccordo con la vendita di questi cavalli e con il loro impiego negli spettacoli equestri.

Luogo intervento
Ostellato (FE)
Data intervento
01/11/2018

RESILIENZA: Tanta voglia di vivere, una forza incredibile, un grande coraggio, una vita spezzata.

Giovedì sera veniamo contattati da Horse-Angels, ci chiedono aiuto per 5 cavalli in pericolo e un cavallo finito dentro un fiume. Venerdì mattina all’alba partiamo per Ostellato (fe).
Sulla strada che ci porta verso il terreno dove dovrebbero essere i cavalli, vediamo in lontananza un cavallo apparentemente morto, scendiamo e corriamo verso di lui, era vivo, agonizzante sotto la pioggia. Chiamiamo immediatamente un veterinario. Intanto lo copriamo e proviamo a massaggiarlo con del fieno per provare a riscaldarlo.

Scopriamo che era caduto nel fiume mercoledì, i vigili del fuoco e l’asl l’hanno tirato fuori e poi lasciato lí. Un cavallo sfinito, cachettico, bisognoso di cure. Chiediamo spiegazioni e ci viene detto che stava bene, “era tranquillo e brucava uscito dal fiume”, poi ci hanno detto che non sono riusciti a caricarlo sul trailer per portarlo via, poi che era stressato e se si fossero avvicinati sarebbe morto di paura. In sostanza: Tre giorni di agonia.

Arrivano i veterinari, lo giriamo, aveva tutto il corpo, ormai bruciato. Facciamo le flebo, proviamo a sollevarlo, senza risultato. Attendiamo l’arrivo dell’Horse Ambulance e viene caricato sulla barella. Lo portiamo alla clinica San Biagio e li’ l’abbiamo chiamato Resilienza. Le veterinarie fanno di tutto per provare a salvarlo. Era stremato, ma nonostante tutto voleva vivere, debilitato e senza forze voleva comunque mangiare, non riusciva neanche ad alzare la testa, ma erba, primo latte, fieno e miele gli piacevano un sacco..c’é stato un momento in cui rispondeva agli stimoli, c’é stato un momento in cui abbiamo creduto ce la potesse fare.
Finalmente non era più solo, un letto di paglia, una coperta calda e tutti attorno a lui, per lui.

Lui ha lottato fino alla fine ma purtroppo siamo arrivati troppo tardi. Era troppo grave, gli spasmi muscolari sono aumentati, non c’é più stato nulla da fare. La sua voglia di vivere è stata spezzata dalla cattiveria umana, dall’indifferenza, dall’assoluta insensibilità, dall’abbandono, dal menefreghismo nei confronti di un essere indifeso.
Resilienza non ce l’ha fatta, ma noi e tutti quelli che vorranno unirsi a noi, lotteremo per gli altri cavalli rimasti, per lui, e per tutti quegli animali che per colpa della cattiveria umana, della burocrazia, dell’omertà, dell’assenza di alcune istituzioni, per la mancanza di leggi, vengono usati, sfruttati, abusati, massacrati e abbandonati a loro stessi.

Ciao Resilienza, ti porteremo nel nostro cuore.❤️

( vi informeremo su tutti gli altri cavalli, circa 30. Stiamo cercando risposte e capire come e cosa fare.)

AGGIORNAMENTO APRILE 2019

LA POSIZIONE DI PROGETTO ISLANDER SUI CAVALLI DI VALLE LEPRI (OSTELLATO)

Dopo i vari articoli usciti sui cavalli di Valle Lepri e i vari servizi televisivi che vedono coinvolta la presidente dell’associazione Nicole Berlusconi, Progetto Islander ritiene necessario precisare che non è in alcun modo coinvolta in questa operazione né da un punto di vista decisionale né operativo.
Progetto Islander si dissocia quindi dall’intera situazione e si dichiara contraria all’attività alla quale i cavalli sono stati destinati:

“Gli animali, di razza Camargue, sono stati infatti acquistati – attraverso il Tribunale di Ferrara, che ne aveva disposto il sequestro per consentirne la tutela – da una società rodigina, la Giona, titolare di un allevamento e di importanti attività nel campo dell’equitazione…. i ventiquattro cavalli entreranno nella grande famiglia del ‘Giona Show’, una delle principali realtà europee di show equestri. Gli animalisti possono stare sereni, i cavalli non diventeranno esemplari da circo, perchè il titolare per primo della società garantisce, assieme alle istituzioni e alla Asl, che a risolvere il caso è stata soprattutto la commozione innescata dalla storia”. (Fonte ilrestodelcarlino.ithttps://www.google.com/search?q=cavalli+ostellato+giona+show&oq=cavalli+ostellato+giona+show&aqs=chrome..69i57.10622j0j7&sourceid=chrome&ie=UTF-8)

Si legge inoltre su Il Gazzettino di Rovigo del 24 aprile:

“Per i cavalli di Ostellato, sottolinea Horse Angels, è stato stabilito «un programma di rispetto della loro libertà, per uno spettacolo equestre, che andrà in giro per l’Europa, che andrà a comunicare la storia vissuta da questi cavalli e la loro necessità di rimanere insieme, come famiglia». (https://www.ilgazzettino.it/nordest/rovigo/cavalli_abbandonati_giona_show-4445215.html).

Progetto Islander si dichiara assolutamente contraria al fatto che cavalli che hanno sempre vissuto allo stato brado vengano domati e trasportati in giro per l’Europa per fare spettacolo. Noi siamo dalla parte dei cavalli e questa soluzione non è di certo auspicabile per loro.

Fermiamoci un attimo e pensiamo a loro.

E’ lecito domandarsi: “Se i cavalli sono sotto sequestro, com’è possibile che vengano venduti per fare attività a scopo di lucro? Se stanno chiedendo la confisca,  perché è così urgente dato che questi cavalli non li vuole nessuno?I cavalli potranno poi essere rivenduti?

Quindi, in gioco c’è la tutela dei cavalli oppure interessi economici e pubblicitari che si scontrano con i principi di tutela degli animali?

Vorremmo avere le risposte a queste domande.

PER FARE CHIAREZZA RIPERCORRIAMO TUTTA LA VICENDA:

Giovedì sera 1 novembre Nicole viene contattata dalla presidente di Horse Angels, Roberta Ravello, la quale segnalava un cavallo caduto in un fiume e altri 5 cavalli abbandonati in un terreno chiedendo così il nostro intervento.
Ci mettiamo subito in contatto con una ragazza del posto , la segnalazione non è molto chiara, sembrerebbe che non ci sia più il cavallo nel fiume ma solo quelli abbandonati.

All’alba di venerdì 2 novembre Nicole e altri due volontari, Riccardo ed Elena, partono per Ostellato. Durante il viaggio chiamano il sindaco per avere l’autorizzazione a prendere in custodia questi cavalli che sembrano essere di nessuno, trovano per loro uno stallo temporaneo per poi accoglierli presso Il Cigno, il centro di recupero di Progetto Islander, e contattano i trasportatori. Tutto era ben organizzato, ma una volta arrivati sul posto la realtà si presenta ben diversa…

Si trovano con la volontaria del posto che li accompagna sul luogo in cui dovevano trovarsi i cavalli.
Sulla strada sterrata trovano però un cavallo agonizzante e in fin di vita. Prestano subito soccorso, chiamano un veterinario fidato, (che non ha mai voluto rendere noto il suo nome, ma ha seguito tutta la vicenda per il bene dei cavalli) nel frattempo la volontaria chiama un altro veterinario.
Per riassumere, dopo le prime cure sul campo, con la horse ambulance portano il cavallo in clinica dove si tenta il tutto per tutto per salvargli la vita; purtroppo Resilienza (chiamato così dai nostri volontari) non ce la fa.

Nel frattempo, si scoprì  che i cavalli abbandonati non erano 5 ma circa una trentina e che il cavallo soccorso era quello caduto nel fiume pochi giorni prima.
Nicole, in contatto con il sindaco e la asl, dà subito la disponibilità dell’associazione per  occuparsi di tutti i cavalli.
La notizia finisce su tutti i media, le notizie date però non erano veritiere, i cavalli non erano assolutamente denutriti, il problema reale era che i cavalli per abbeverarsi dovevano scendere al fiume e nelle giornate di piena correvano il rischio di non riuscire a tornare sulla riva. Alcuni di loro infatti erano finiti nel fiume.

Il nostro progetto inizialmente era quello di mettere in sicurezza i cavalli sul posto, poco dopo però siamo venuti a conoscenza del terreno Le Vallette, adiacente a quello dove si trovavano i cavalli, e dove quindi avrebbero potuto essere trasferiti. Di seguito riportiamo parte delle mail inviate al Sindaco e alla Asl dalla nostra presidente:

Data: 4 novembre 2019
Egregio Sig. Sindaco, io sottoscritta Nicole Berlusconi, presidente dell’associazione Progetto Islander, con la presente le comunico la disponibilità della mia associazione ad intervenire a tutela dei cavalli di Ostellato. In relazione alle condizioni in cui versano i cavalli, si evidenzia che, essendo i cavalli allo stato brado e non domati, e dunque difficilmente gestibili, l’operazione di spostamento potrebbe mettere in serio pericolo l’intero branco (caduta accidentale nel fiume, fughe incontrollate con ricaduta sulla sicurezza delle persone, ecc. ). Pertanto ritengo indispensabile, al momento, lasciare il branco unito e nel luogo dove si trova, operando a favore degli animali con cibo (fieno), acqua e cure adeguate, rimandando l’operazione di spostamento con un’organizzazione opportunamente programmata e con il supporto di esperti del settore. Nel frattempo potremo raccogliere le richieste di adozione/stallo da parte di associazioni e terzi per un successivo trasferimento definitivo. In base alla nostra esperienza professionale, possiamo affermare che per lo spostamento di numerosi equidi allo stato brado, è indispensabile operare in sicurezza attraverso: – il censimento dei cavalli (identificazione – maschi, femmine, femmine gravide, puledri – analisi di laboratorio e altre procedure richieste dai veterinari asl previste dalla legge, come il coggin’s test);- l’installazione di una recinzione temporanea per suddividere e raggruppare i cavalli e incanalarli verso i mezzi di trasporto per il trasferimento. Quanto alla sua possibile ordinanza finalizzata ad affidare i singoli soggetti a diverse associazioni, faccio presente che il non seguire le procedure sopra indicate può mettere seriamente a rischio l’incolumità dell’intero branco, per cui è oppurtuno che vi sia un’unica associazione incaricata di effettuare le dette operazioni, anche avvalendosi di altri soggetti e assumendosene il coordinamento. Come detto, l’associazione che rappresento è disponibile ad assumere tale incarico a tutela dei cavalli di Ostellato. Resto in attesa di Vs riscontro. Cordialmente Nicole Berlusconi

Data: 19 novembre 2018
“Sono venuta a conoscenza che il terreno adiacente a quello dove si trovano i cavalli, chiamato Le vallette, è di proprietà del comune. Considerando le diverse ipotesi per mettere in sicurezza i cavalli, Io e i miei collaboratori riteniamo  che la soluzione migliore sia quella di spostare tutto il branco su questo terreno; questo faciliterebbe le operazioni di trasferimento, evitando quindi sia i vari rischi al branco, sia gli onerosi costi dello spostamento.”

Da quel momento non ci fanno sapere più nulla, veniamo a conoscenza che Horse Angels sta prendendo in mano tutto e noi avendo tante altre segnalazioni realmente gravi e non avendo più a quel punto potere decisionale per mettere i cavalli in sicurezza, decidiamo di lasciare fare a loro.

TORNIAMO AI FATTI DI OGGI:

qualche giorno fa i media hanno riportato la notizia che i cavalli di Ostellato hanno trovato casa e verranno trasferiti a Castelguglielmo nella tenuta dei Giona.
La notizia del trasferimento dei cavalli è apparsa anche sul TG5 che per spiegare l’antefatto ha riproposto un’intervista fatta a Nicole durante uno dei primi sopralluoghi dello scorso novembre. Teniamo a evidenziare nuovamente che il coinvolgimento di Progetto Islander è relativo solo al periodo iniziale delle operazioni di tutela degli animali.
Noi avremmo voluto per questi cavalli un epilogo diverso.
Cercheremo le risposte alle nostre domande.

Come già esposto sopra, dopo i primi interventi sul campo e dopo essersi resa disponibile a collaborare con le autorità progetto Islander è stata estromessa e l’incarico è stato affidato a Horse Angels.

Inoltre, Progetto Islander è in assoluto disaccordo con la vendita di questi cavalli e con il loro impiego negli spettacoli equestri.

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